Tradizione -
Viareggio
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Il Premio Viareggio venne fondato nel 1929 da Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni e Carlo Salsa. Alla festa di inaugurazione del premio parteciparono Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e la prima edizione del premio fu vinta a pari merito da Lorenzo Viani e da Anselmo Bucci. Allo scoppio della seconda guerra mondiale il premio fu interrotto per poi rinascere per volontà di Rèpaci che lo tenne in vita con forte volontà fino alla morte avvenuta nel 1985. Fin dall'inizio quasi tutte le premiazioni del Viareggio sono state costellate da polemiche vivaci e avvincenti. Dopo la scomparsa di Rèpaci a reggere il premio sono stati Natalino Sapegno e Cesare Garboli. Il premio è attualmente suddiviso in quattro sezioni ("Opera prima", "Narrativa", "Poesia", "Saggistica"). Per ciascuna sezione vengono designati un numero variabile di finalisti, tra i quali vengono quindi scelti cinque titoli (le storiche "cinquine") e infine tra questi viene proclamato il vincitore. Inoltre viene assegnato dalla giuria il "Premio Internazionale Viareggio-Versilia" ad una personalità di grande fama che abbia speso la vita in favore dell'intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pace. Il Premio accompagna tutta la stagione estiva con incontri con gli autori nei diversi stabilimenti balneari fino alla cerimonia finale di premiazione a fine agosto.
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